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Burro o margarina ? La scelta che cambia il gusto

Burro, margarina e dolci delle feste: prezzi alle stelle anche dopo Natale 

L’aumento dei prezzi di burro e margarina non si è fermato neanche dopo le festività natalizie, e le conseguenze si fanno sentire su tutta la filiera alimentare, dalla cucina domestica alla pasticceria professionale. I consumatori, già provati dai rincari sui pandori e panettoni durante il Natale, si trovano ora a fare i conti con costi sempre più alti anche per i prodotti quotidiani.

Il burro, da sempre considerato un ingrediente di qualità superiore per la pasticceria, è stato il primo a subire i rincari, con un impatto diretto sul costo finale dei prodotti. Di fronte a questa situazione, molte pasticcerie hanno dovuto compiere scelte difficili: mantenere il burro nei propri prodotti, accettando un aumento dei prezzi per i clienti, o optare per la margarina, un’alternativa più economica ma con un impatto significativo sul gusto e sulla consistenza.

La margarina, infatti, offre una maggiore stabilità nei costi e una resa più economica, ma il suo utilizzo può alterare il sapore finale dei dolci, rendendoli meno ricchi e aromatici. Questa decisione, pur necessaria per molti laboratori artigianali, ha suscitato il malcontento di alcuni clienti più attenti alla qualità. Tuttavia, altre pasticcerie hanno scelto di mantenere il burro come ingrediente principale, assumendosi il rischio di vendere prodotti a prezzi più elevati per non compromettere la loro identità di qualità.

Anche aziende come Mangify, specializzate nella selezione e distribuzione di prodotti alimentari, si trovano a dover affrontare nuove difficoltà. La necessità di essere ancora più precise nella scelta dei fornitori e degli ingredienti si scontra con un mercato sempre più imprevedibile. Mangify deve bilanciare il desiderio di offrire prodotti di qualità con la sostenibilità economica per i propri clienti.

Questa situazione complessa sta spingendo l’azienda a rivalutare le proprie strategie, cercando di identificare fornitori affidabili che possano garantire qualità costante a costi competitivi, senza scendere a compromessi sul gusto e la soddisfazione del consumatore finale.

I rincari non hanno risparmiato neanche i dolci simbolo delle festività. Durante il Natale 2024, il prezzo di pandori e panettoni è aumentato fino al 20%, costringendo molti consumatori a rivedere le loro scelte. Anche dopo le feste, le scorte residue, che di solito venivano vendute a prezzi ribassati, quest’anno risultano meno convenienti.

Con i prezzi di burro e margarina destinati a rimanere alti almeno per i prossimi mesi, il settore alimentare si trova di fronte a una sfida che richiede soluzioni innovative. Pasticcerie, distributori e consumatori sono chiamati a trovare un nuovo equilibrio tra qualità, gusto e sostenibilità economica